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Nel 1936 l’allora governatore della Libia Italo Balbo decise una spedizione aerea ai confini occidentali e meridionali della Libia. Si trattava di una ricognizione, importante per acquisire dati che avrebbero potuto essere impiegati per la ritrattazione del trattato Italia-Francia sui confini della Libia. Per l’impresa, Balbo poté contare sul geologo ed esploratore Ardito Desio e sul diplomatico Giuseppe (Zanetto) Scola Camerini.
Il libro ripubblica, con introduzione storica, la relazione “segretissima”, con dati, mappe e fotografie, che nell’aprile 1937 Italo Balbo inviò a Galeazzo Ciano, allora ministro degli Esteri. Fino ad oggi, ovvero fino al ritrovamento di Roberto Chiarvetto e Michele Soffiantini, la relazione, non presente negli archivi, era considerata perduta.
Descrizione
«In un mondo che sembra non avere più segreti le ultime regioni inesplorate sono forse i depositi e gli archivi dove nel corso dei decenni finiscono con l’accumularsi oggetti e documenti destinati a essere sepolti dall’oblio. Questo almeno finché la tenacia e la determinazione di qualche ricercatore non riesce a riscoprirli e dare loro una nuova vita, interpretandoli alla luce della storia e sulla base di eventi successivi che ne chiariscono il significato.
Questo è quanto è successo con la relazione della missione esplorativa sui confini occidentali e meridionali della Libia fortemente voluta dall’allora governatore della Libia Italo Balbo.
[…]
Balbo guidò personalmente la ricognizione del 1936 a cui si riferisce il testo fortunosamente rintracciato da Roberto Chiarvetto e Michele Soffiantini, condotta con una pattuglia di tre trimotori da bombardamento S.81, una macchina allo stato dell’arte dal momento che era entrata in servizio l’anno prima».
Dalla Prefazione del Gen. Isp. Capo Basilio Di Martino
Michele Soffiantini è nato nel 1966 a Tortona. Ha compiuto più di 25 spedizioni dal 1989, attraversando il deserto con ogni mezzo – a piedi, in moto e
in 4×4. Ha fatto parte del Team Emeri/Telespazio che con quattro spedizioni ha contribuito all’esplorazione del versante occidentale del massiccio di Auenàt, a piedi in autosufficienza. Oltre a diversi articoli e contributi, ha pubblicato per l’Istituto Geografico Militare gli speciali de L’Universo su Libia/Missione Marchesi nel 2012 ed Eritrea/Forti di Saati nel 2015. Per l’Aeronautica Militare, oltre ad alcuni articoli per la Rivista Aeronautica, ha pubblicato In volo su Zerzura nel 2015 (Menzione speciale Premio Douhet 2016 e Premio Speciale Corsena 2017), l’edizione riveduta e ampliata in lingua inglese Flying over Zerzura nel 2018 e A sud del Tropico del Cancro nel 2022 (una pubblicazione della collana del Centenario dell’Aeronautica Militare, Menzione Premio Douhet 2022). Nel 2016, con Roberto Chiarvetto e il supporto del Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, ha concepito e allestito all’interno del museo la mostra permanente “Alla ricerca di Zerzura”, seguita nel 2017 da “Due nomi un esempio” sulla figura dei generali MOVM Lordi e Martelli Castaldi. È membro della Società Geografica Italiana, della Società Italiana di Storia Militare e della Società Italiana di Geografia e Geologia Militare.
Roberto Chiarvetto è nato nel 1968 a Imperia e si occupa di tecnologie dell’informazione. A partire dal 2005 ha pubblicato numerosi articoli di storia e
tecnologia militare e contributi su pubblicazioni italiane ed estere. In collaborazione con altri autori ha pubblicato Incident at Jebel Sherif nel 2009, L’attacco a Cufra/The Attack on Kufra nel 2010 e 50° Stormo 1936-2016. Per l’Aeronautica Militare, oltre ad alcuni articoli per la Rivista Aeronautica, ha pubblicato In volo su Zerzura nel 2015 (Menzione speciale Premio Douhet 2016 e Premio Speciale Corsena 2017), l’edizione riveduta e ampliata in lingua inglese Flying over Zerzura nel 2018 e A sud del Tropico del Cancro nel 2022 (una pubblicazione della collana del Centenario dell’Aeronautica Militare, Menzione Premio Douhet 2022). Nel 2009 ha partecipato in prima persona e come consulente al documentario TV Lost in Libya, girato nel deserto libico e trasmesso su TV One New Zealand. Nel 2016, con Michele Soffiantini e il supporto del Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, ha concepito e allestito all’interno del museo la mostra permanente “Alla ricerca di Zerzura”, seguita nel 2017 da “Due nomi un esempio” sulla figura dei generali MOVM Lordi e Martelli Castaldi. È membro del British Institute for Libyan and North African Studies, del Gruppo Amici Velivoli Storici e dello Zerzura Club italiano.