“Hermanos. Contributi offerti dagli amici e dagli allievi in occasione dei 75 anni di Roberto Trovato”, a cura di Mauro Canova (ISBN 9788895472805)

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“Di scienza, di cuore e d’invenzione. Questa raccolta di contributi vuole essere, in definitiva, uno specchio della personalità di Roberto Trovato, e le amiche, gli amici ed allievi che qui hanno avuto piacere di omaggiarlo lo rappresentano benissimo e riflettono la poliedricità dei suoi interessi” (Mauro Canova)

Descrizione

Scrive Mauro Canova, il curatore del volume, nella sua bellissima introduzione: “Quando proposi a Stefano Termanini, ormai quasi un anno fa, di lavorare ad un volume che raccogliesse una serie di contributi per festeggiare i prossimi 75 anni di Roberto Trovato, ho sentito la sua voce accendersi di entusiasmo e mi ha immediatamente offerto la disponibilità della sua casa editrice. A quel punto, sapendo l’amicizia che li lega, ho contattato Roberto Cuppone che non è stato da meno ed ha risposto anch’egli con analoga calorosa partecipazione. Costruito così un piccolo ma tenace gruppo di volonterosi, abbiamo iniziato a contattare amici, colleghi ed ex allievi del nostro amico e collega. Ed abbiamo via via assistito ad un meraviglioso crescendo di affetto e di riconoscenza nei confronti di Roberto. Sarebbe davvero bello pubblicare le lettere di risposta di quanti hanno aderito al nostro appello: sono tutte ricolme di amicizia, di devozione di affetto e in ognuna di esse emerge chiarissima la voglia di contribuire, a diverso titolo, nell’omaggiare una figura di insegnante che si è costantemente prodigato per i suoi allievi, i quali, col passare degli anni, in tanti casi si son trasformati in amici. Ed analogamente i colleghi dell’Università: sia quelli di una vita trascorsa in Facoltà sia quelli più recenti, conosciuti nel corso dei convegni in terra di Spagna.

Hermanos. Il titolo lo ha scovato Roberto Cuppone con uno dei suoi guizzi di genialità: Hermanos, che non va inteso in modo escludente (fratelli, e non sorelle…), bensì come senso di «fratellanza», di condivisione di sapere, di emozioni, di esperienze e di progetti e di vita, perché Roberto Trovato, nel corso di anni di infaticabile lavoro, ha allacciato una quantità di rapporti di amicizia che, fin dagli esordi del suo magistero, hanno oltrepassato le mura della Facoltà, per giungere ad abbracciare il mondo del teatro recitato, della poesia, della canzone, della danza, del cinema… Pertanto, raccogliendo un’indicazione intelligente di Stefano Termanini, abbiamo voluto che questo volume di scritti in suo onore, rispecchiasse il più possibile gli interessi di Roberto, ospitando omaggi che coinvolgessero personalità del mondo accademico e della scuola e, accanto ad essi, anche chi, a vario titolo, opera nel mondo dello spettacolo.

Di scienza, di cuore e d’invenzione. Questa raccolta di contributi vuole essere, in definitiva, uno specchio della personalità di Roberto, e le amiche, gli amici ed allievi che qui hanno avuto piacere di omaggiarlo lo rappresentano benissimo e riflettono la poliedricità dei suoi interessi”.

Scarica da qui il sommario del volume

Roberto Trovato è stato Professore Associato di Drammaturgia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova, è autore di oltre 130 studi su vari momenti, figure e aspetti del teatro italiano fra Cinquecento e Novecento. Ha curato l’edizione critica di undici testi inediti o rari: Erithia di Cesare Scalini (1981), I confessori e Il Meleagro di Cesare Odoni (1984 e 1988), Il fazzoletto di Francesco Maria Marini (1997), Lettera alla Bettina e Scenari della Commedia dell’arte di Francesco Albergati Capacelli (1984 e 1991), La rappresentazione di Otello nella ricostruzione di Tuckerman Mason (2003), Tartaglia morsicato dalla Tarantola di Albergati Capacelli (2013), Scritti teatrali di Gherardo Del Colle (2013), il Romito Negromante di Angiolo Cenni (2014) e La fante di Giuseppe Baroncini (2019).

Del 1996 è la monografia sul teatro di Anton Francesco Grazzini detto il Lasca e, assieme a Enrico Baiardo ha pubblicato Un classico del rifacimento (L’Amleto di Carmelo Bene). Tra il 1992 e il 2002 ha prefato tra gli altri testi di Vico Faggi, Mario Fratti, Dario G. Martini, Steva De Franchi, Plinio Guidoni ed Elena Bono.

A cura sua e di Stefano Termanini, è uscito nel 2005, presso la UTET, Teatro comico del Cinquecento, centrato sul personaggio dell’ecclesiastico. Nel 2012 con l’Editore Termanini ha pubblicato Il gesto sulla parola. Teatro e drammaturgia dalla Grecia classica al Cinquecento. Per lo stesso editore ha pubblicato nel 2020 Teatro inglese del Rinascimento e altri saggi di critica teatrale. Dal 2014 si occupa in prevalenza di personaggi femminili in testi di autori italiani (Manlio Santanelli e Dario G. Martini) e di drammaturghe e scrittrici italiane per il gruppo legato a Escritoras y Escrituras (Anna Banti, Patrizia Monaco ed Elena Bono).

Nel 2019 ha pubblicato con Mauro Canova Teatro ed eresia a Bologna nel Cinquecento per i tipi di Aracne. Nel 2020 ha stampato un saggio su una pièce della Bono in un volume a sua cura e un articolo su Johnny Tenorio di Carlos Morton, in un volume a cura di Elena Errico rispettivamente per i tipi della chiavarese Internos e la romana Aracne.

Tra il 2007 e il 2008 è stato Direttore della Biblioteca del Polo Universitario di Imperia a cui ha donato una parte importante della sua biblioteca personale e dal primo novembre 2008 al 31 ottobre 2011 Presidente del corso di laurea triennale in DAMS e di quello magistrale in Scienze dello Spettacolo.

È attualmente vicepresidente della Compagnia Il Barone Rampante. Ha tenuto lezioni nelle Università di Lugano e di Salamanca. Dal 2021 è socio della S. E. I. (Societad Espaňola des Italianistas). Collabora da alcuni anni alla Revista de la Societad espaňola de italianistas. Da alcuni anni recensisce su «Sipario on line» gli spettacoli del Festival di Borgio Verezzi.

Dal 2012 al 2021 ha presieduto la Giuria di Actorspoetry Festival organizzato dal Teatro Gag di Genova, diretto artisticamente da Daniela Capurro.

Ha partecipato in veste di attore in varie rappresentazioni teatrali ed a cortometraggi come nella serie Nuggets (I, ep. 1), Giuliano è geloso per la regia di Manuel Zicarelli e lungometraggi come Pink Film (2003) regia di Davide Scovazzo e Davanti al mare regia di Emilio Audissino (2004).

Attualmente è cultore della materia di Discipline dello Spettacolo presso l’Università di Genova.