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Una raccolta di articoli e meditazioni che è un’occasione, sempre nuova, per riprendere il cammino. Gianfranco Ricci, savonese, professore di Pedagogia Speciale e docente di Educazione Interculturale presso l’Università di Genova, ha raccolto in questo suo volume i contributi apparsi negli anni su “laGuardia”, mensile del Santuario di N.S. della Guardia, istituzione cara ai Genovesi e a tutti i Liguri, in generale.
Descrizione
Dalle prime pagine:
Ansia e leggerezza, preoccupazione e gioia, ordine e disordine, fatica e rilassamento: queste sensazioni, questo umano sentire mi hanno accompagnato per quattro lunghi e… brevissimi anni: da quando ricevetti un invito insolito, credo per un non terrigno, ad entrare tra i collaboratori de «laGuardia», mensile del Santuario di Nostra Signora della Guardia, che, pur diffuso in tutto il mondo, specie là dove liguri, ma soprattutto genovesi, sono andati a fare “lemeriche”, a lavorare, a concretare tanti sogni […].
Dire che sono nato in via Guidobono, nato fisicamente perché allora si nasceva generalmente in casa, è notizia che non interessa nessuno, se non coloro che vi hanno contribuito a vario titolo e che ora dai loro specifici Walhalla guardano con più o meno soddisfazione l’esito di quell’ormai lontano avvenimento, come nessuno è interessato a sapere che via Guidobono sia stato il mio terreno di coltura, ma forse a quel nessuno può interessare, o mi illudo che possa interessare, il perché quella strada di Savona, così anonima con i suoi negozi e negozietti (panetteria, macelleria, commestibili, merceria, cartoleria, vineria, gelateria, ecc.) fatta ricca da quelle intense relazioni che caratterizzavano allora, più che ora, la vita di quartiere, meriti alcune riflessioni sui suoi abitanti. Si viveva molto di più di ora nella strada e la via sotto casa era quasi una appendice domestica, un intenso laboratorio dove tutti avevano modo di mettere in comune le proprie storie, la propria vita e, ad esempio, il bar-trattoria sotto casa era importantissimo punto di ritrovo in quanto per un certo periodo di tempo ebbe uno dei pochi televisori del circostante ed alla sera si scendeva a vedere un po’ di televisione ed in particolare al giovedì c’era l’immancabile appuntamento con Mike Bongiorno.
Abitavo in fondo alla via verso il mare, che per molti anni rimase nascosto e quindi ebbe un fascino indescrivibile in noi bambini…
Giovanni Ricci è nato a Savona nel 1946 in una famiglia coraggiosa che, provvidenzialmente e per amore gratuito, ha investito fatica, impegno, speranza in un piccolo Gianfranco, così il nome in famiglia e con gli amici. Ha studiato e si è diplomato all’Istituto Magistrale di Savona, si è laureato in Pedagogia all’Università di Genova, dove è rimasto a lavorare per tutto il corso della sua attività professionale (borsista, contrattista, ricercatore, professore associato in Pedagogia Speciale e docente di Educazione Interculturale).
Si è occupato anche di aspetti gestionali della Facoltà (Direttore del Dipartimento di Studi sulla Storia del Pensiero Europeo, Presidente del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione, Direttore della Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento ad alunni con disabilità) ed è stato Presidente dell’IRRE-Liguria (Istituto Regionale per la ricerca Educativa). A questi impegni professionali ha sommato esperienze di Consigliere Comunale a Savona e di amministratore della Fondazione “A. De Mari” di Savona.
Le pubblicazioni edite a cui si sente più intimamente legato: Educazione ai valori e valori nell’educazione (Compagnia dei Librai, Genova, 1994), Dal “curare” al “prendersi cura”. Bisogni e servizi educativi per un bambino ospedalizzato (Armando ed., 2003), L’approccio integrato alla persona diversamente abile (Franco Angeli, Milano, 2007). Successivamente ha dato vita alla Collana ERICA (Educare alla Responsabilità per Includere in una Cittadinanza Attiva) dove ha curato con altri: Pedagogia della devianza. Fondamenti, ambiti, interventi (2010), Il clown professionale nei servizi alla persona. Materiali per la formazione del clown in corsia (2010), Cittadinanza attiva e cultura euromediterranea. Buone pratiche interculturali per una politica inclusiva (2014), Educazione alla legalità (2017).
Gianfranco, seppure anziano, è contento del suo vivere nel qui ed ora, ha nel cuore e nella mente altre avventure da intraprendere con i tanti amici di cui gode la vicinanza empatica e che ha sempre sentiti vicini.