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Sadia è appena una bambina, ma, per l’uso del Bangladesh, il suo Paese, è già donna. Deve andare in sposa. Il marito glielo sceglie – e pare non sia affar suo – la famiglia. L’amore, l’affetto, la gentilezza, il rispetto sono sentimenti e disposizioni d’animo senza importanza secondo le tradizioni a cui Sadia appartiene.
Ora, da poco sposata, il marito la porta in Italia. E’ qui che lui lavora. Le ha fatto credere di essere un imprenditore e, invece, gira per le case a far le pulizie. In Italia Sadia comincia una vita coniugale che dovrebbe essere ricca di frizzante entusiasmo e che è, invece, un incubo. Umiliazioni, rinunce, violenze. Ogni giorno. Nemmeno un’ombra della vita agiata e serena che le era stata promessa. Il suo desiderio di studiare può scordarselo: lei deve obbedire, cucinare, far figli, servire il marito, servire al marito, quando, tornato a casa dal lavoro, stanco, si sfoga su di lei e ora la picchia ora la violenta. Sadia ha paura, ma capisce che non può andare avanti così. Che deve sottrarsi al suo aguzzino. Che la sua dignità di essere umano è sacra. Che la rivuole indietro. Che potrà essere, poi, la donna nuova che desidera diventare. Che potrà rifiorire.
Descrizione
Mi sarebbe piaciuto afferrare i quaderni e correre, attraverso le strade polverose, fino al vecchio edificio a due piani, incontrare le compagne, sentire il vociare confuso delle studentesse che si accalcavano davanti alla porta.
Ma quel giorno dovevo restare a casa.
«Il tempo della scuola sta per finire. Ora è donna». Così aveva deciso mia madre; l’avevo sentita parlare con la nonna, sua madre, e pareva che tutto fosse ormai programmato.
«Non voglio essere donna! Non voglio!» gridavo nella mia stanza, da sola, piangevo nel mio letto la sera. Guardavo i fiori, gli stessi fiori! Perché non potevo essere anche io la stessa di prima?
Donatella Mascia, scrittrice e commediografa, esordisce nel 2013 pubblicando il suo primo romanzo Magnifica Visione (De Ferrari) che riceve il Primo premio del concorso letterario «Giovanni Descalzo». Pubblica due anni dopo Lo spione di Piazza Leopardi (De Ferrari) entrato nella rosa dei cinque finalisti al Premio Acquistoria nella sezione Romanzo storico. Con Quel gran signore del gatto Aldo (Stefano Termanini Editore) si aggiudica il primo premio al concorso letterario internazionale «L’antico Borgo», edizione 2017. Ottiene numerosi altri riconoscimenti con racconti e pièce teatrali e con l’opera Notte di Burrasca riceve la Menzione d’Onore al Premio Nazionale «Salvatore Quasimodo».
Il racconto Peccato capitale vince il concorso Reccontinrete 2018 del quale viene realizzato il cortometraggio. La sua raccolta di racconti Di uomini e di animali (Stefano Termanini Editore) è finalista al concorso «Terre di Liguria» 2020. Si classifica seconda al Premio letterario Casinò di Sanremo 2021 con il romanzo Una Giulietta rossa (Albatros – Il filo editore).
Nel 2023 pubblica il romanzo L’urlo nella notte (Stefano Termanini Editore).
Alcuni suoi racconti fantastici sono pubblicati sulla rivista «WorldSF Magazine Italia» e su antologie, ove è presente con Storie di Immaginaria realtà (Giovane Holden Edizioni), Il Ritorno della Marchesa (2015), Echi Oltre i Confini (Ed. Guntenberg Lab), Uno spirito dal pelo fulvo (2016), Il libro delle storie finite (Ed. Fusibilia Libri), La voce (2020), I gatti dell’Altrove (Ed. Mursia), La vita Nova (2022).
Donatella Mascia è laureata con lode in ingegneria civile, svolge l’attività di professore universitario e si dedica alla professione nei campi dell’ingegneria civile ed infrastrutturale.
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,29 kg |
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Dimensioni | 21 × 13 × 1,8 cm |