Genova, 30 settembre 2020 – Due grandi passioni al crocevia: il volo e il giornalismo. E, dunque, il desiderio e la gioia di staccarsi da terra e ammirare la bellezza del nostro mondo dal punto di vista delle nuvole e il gusto e la passione di raccontarlo. Sono questi gli “ingredienti” di cui ha fatto sapiente uso Dino Frambati, pilota privato dal 1984, scrivendo il suo nuovo ebook «Io volo», pubblicato da Stefano Termanini Editore e da oggi disponibile sul sito della casa editrice, sia in formato ebook sia – letto dall’autore – come audiolibro.
«Io volo, volo perché mi emoziona, volo perché è una passione irrefrenabile che probabilmente uno ce l’ha congenita»: così comincia il libro di Dino Frambati, che, con stile discorsivo ed avvolgente, conduce il lettore attraverso l’esperienza personale del volo per poi estendere il racconto a storie d’altri, che il giornalista Dino Frambati raccoglie e riferisce. Come la storia del comandante Gianni Riccardi, che vola per portare in salvo le persone, e quella del comandante Alitalia Giampietro Garbagna, che nel 2011, mentre infiammavano le proteste della “primavera araba”, riuscì a portare in salvo i suoi passeggeri.
Al principio c’è la passione; la passione conduce Dino Frambati all’Aero Club di Genova. È qui che si celebra il suo battesimo dell’aria. Accanto a lui ci sono gli amici piloti, che Dino Frambati ricorda uno per uno, legandoli a momenti ed episodi della sua personale “carriera” ed esperienza di volo: Claudio Sincich, Fioravante Sbragi, Fabio Repetto, Fabrizio Lanata, oggi presidente dell’Aero Club genovese, e altri.
Volare viene presentato come esercizio di autocontrollo, come perfezione dell’equilibrio; volare – lo si dice – è più sicuro che fare i 130 in automobile, sull’autostrada. Leggendo il nuovo libro di Dino Frambati si accompagna il suo autore in un volo con il monomotore, il bimotore, l’idrovolante; si vola sulla Val Borbera, a un tratto appena dall’aeroporto Bovone di Alessandria, si vola in Canada e tra le nuvole, che inaspettatamente si alzano sul mar Ligure, sopra Portofino.
Giornalista free lance da quasi 40 anni, Dino Frambati ha cominciato a scrivere su «Il Giornale» di Indro Montanelli. In Montanelli, pur a distanza di tanti anni, continua a riconoscere un esempio e un maestro. Ha collaborato con testate locali e nazionali, è opinionista, editorialista e conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Dal 1984 è corrispondente di «Avvenire». Per 17 anni vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti ligure, per il quale ha organizzato tra l’altro numerosissimi corsi formativi, è ora consigliere dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e fa parte del Centro Studi per giornalismo nelle scuole in ambito del Cnog e del Comitato Tecnico Scientifico. È anche storico corrispondente da Genova di Radio Vaticana, Conquiste del Lavoro (Cisl), direttore di «Buongiorno!», edito dal Gruppo Sogegross e collaboratore de «Il Piccolo» di Alessandria, responsabile delle comunicazioni Unicef Liguria, addetto stampa dell’Aero Club di Genova. Nel 2018, sempre con Stefano Termanini Editore, ha pubblicato «Quando la notizia è buona», raccolta di storie “di bene”, nella consapevolezza che – come ha scritto – «il bene prevale sempre sul male». La scorsa primavera, mentre il mondo era chiuso per il lockdown, ha scritto e lanciato l’ebook/audiolibro «Il virus e il direttore. Diario ai tempi del coronavirus in attesa di tornare a volare» (Stefano Termanini Editore), che, in collaborazione con la casa editrice, sotto l’hashtag #unlibroindonoperundonocontroilcoronavirus, è stato destinato a una raccolta fondi a vantaggio dell’Ospedale Galliera di Genova./
L’ebook «Io volo» di Dino Frambati si trova a questo link:
Per altre informazioni: Stefano Termanini Editore | www.stefanotermaninieditore.it | stefanotermaninieditore@gmail.com