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«C’è, in ogni pagina della raccolta di Roberto Perotti, il senso di un equilibrio classico, che pure non è mai dato e si guadagna fra scommesse ardite e pericolanti, per farsi infine largo ed estuare, sommosso e rotondo, nello spazio della pagina che l’accoglie. E poi c’è il dolore. Come la bellezza spontanea, che segue i ritmi della natura, la poesia libera dal dolore». (dall’Introduzione di Stefano Termanini)
Descrizione
«C’è, in ogni pagina della raccolta di Roberto Perotti, il senso di un equilibrio classico, che pure non è mai dato e si guadagna fra scommesse ardite e pericolanti, per farsi infine largo ed estuare, sommosso e rotondo, nello spazio della pagina che l’accoglie. E poi c’è il dolore. Come la bellezza spontanea, che segue i ritmi della natura, la poesia libera dal dolore.
[…]
Per guardare dentro l’universo, si può usare un telescopio, oppure la poesia. Tra i due, il più potente è la poesia».
dall’Introduzione di Stefano Termanini
«Benché non propriamente consueto, non è neppur raro il caso di un pittore che sia anche poeta o di un poeta che sia anche pittore. […] Nella sequenza proposta dall’autore si alternano opere pittoriche propriamente dette, immagini fotografiche, deformazioni ottenute con tecniche digitali: la mobilità aerea di trame tessili screziate di tonalità bionde e azzurrine; l’espressività convulsa di gesti racchiusi in una cornice circolare; vortici ed esplosioni di materia cromatica, investono il campo della pittura. Altrove il profilo di una cupola schiz-zato con tratto veloce introduce alla tematica del sacro. Fra le visioni di matrice fotografica si affacciano infine dilatazioni di frammenti minerali e, sinora del tutto inedite, deformazioni talora circonvolute e talora svarianti in increspature leggere, quasi liquide».
dalla Nota critica di Sandro Ricaldone
Roberto Perotti, giunto in Liguria all’età di 9 anni, si è laureato in filosofia a Genova ed è poi diventato membro dell’Associazione Italiana e Internazionale di Psicologia Analitica e della Società Italiana di Ricerca e Terapia Sistemica.
Autore di due libri di psicologia (L’Incesto Multiforme, 1985, L’Adulto Incompiuto, 1991) e di due romanzi (Ombre, 2004, e Libera il cuore altrove, 2013), ha associato alla professione di psicoterapeuta, formatore e conduttore di gruppi Balint, quella di pittore, altra grande passione, con numerose mostre internazionali. Sue opere fan-no parte delle collezioni permanenti della GAM – Galleria Arte Moderna – di Genova Nervi e del Museo Diocesano di Bressanone.
Appassionato di vela e di montagna, oltre che, in gioventù, del gioco del calcio, ha affidato alla scrittura poetica l’espressione di sentimenti-pensieri di varie epoche e momenti della propria vita.